Attenti alla British Telecom Italia Leggi tutto “Attenti a British Telecom Italia”
EXPO e medicina del territorio
Caro presidente Maroni e assessore Mantovani mi auguro che potenziate anche la medicina del territorio che con l’EXPO avrá il primo impatto diretto.
Lombardia. Stanziati 47 mln per potenziamento ospedali, di cui 12 in vista dell’Expo
Lo ha stabilito una delibera approvata dalla Giunta. Sono state rispettivamente le Aziende Ospedaliere Sacco, Niguarda e Fondazione Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico a presentare dei piani per l’emergenza urgenza per Expo e destinatarie del finanziamento.
13 LUG – La giunta lombarda ha approvato lo stanziamento di 47 milioni per l’ammodernamento e il potenziamento degli ospedali, di cui circa 12 saranno destinati a interventi urgenti in vista dell’Expo.
“Attraverso questo provvedimento – spiega il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia, Mario Mantovani – diamo seguito al piano d’interventi che le Aziende ospedaliere hanno presentato nei mesi scorsi, al fine d’implementare la ricettività delle loro strutture, così da poter far fronte ad eventuali picchi d’accesso di utenti in concomitanza di Expo”. Sono state rispettivamente le Aziende Ospedaliere Sacco, Niguarda e Fondazione Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico a presentare dei piani per l’emergenza urgenza per Expo e destinatarie del finanziamento di Regione Lombardia.
Al Sacco vengono erogati 5.050.600,00 euro per ristrutturazione e potenziamento del Pronto Soccorso, acquisizione di attrezzature sanitarie e investimenti. L’Azienda Ospedaliera di Niguarda ha ottenuto, invece, 2.070.622 euro per lo sviluppo del Pronto Soccorso e potenziamento dell’area Dea. Alla Fondazione Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico sono stati assegnati 4.801.896 euro per il completamento del Dea.
“E’ questo – ha sottolineato l’assessore Mantovani – l’ultimo fondamentale tassello di un percorso di confronto e di dialogo costante che la Direzione Generale Salute ha avviato nei mesi scorsi con le strutture ospedaliere dell’area ospedaliera milanese al fine d’individuare le principali priorità d’azione”. Con la delibera si è anche provveduto all’assegnazione di quasi 24 milioni di euro per interventi che erano già stati considerati meritevoli di finanziamento all’interno dei 220 milioni di euro che Regione Lombardia ha stanziato in materia di edilizia sanitaria per l’anno corrente.
Questi interventi interessano le strutture sanitarie e ospedaliere rispettivamente di Brescia; Asl di Milano (padiglione dell’ex Ospedale Malattie infettive – ‘Agostino Bassi’); A.O. San Carlo Borromeo di Milano; A.O. Ospedale Civile di Legnano per la creazione del nuovo Pronto Soccorso di Magenta; A.O. Carlo Poma di Mantova; A.O. Ospedale di Circolo di Busto; A.O. di Desenzano del Garda e Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia.
Sempre all’interno del maxi stanziamento sono destinati oltre 10 milioni di euro (10.666.800) al San Gerardo di Monza per l’acquisto di arredi e attrezzature, in base al cronoprogramma già approvato. “Complessivamente – conclude l’Assessore alla Salute Mario Mantovani – andiamo oggi ad assegnare 47 milioni di euro per migliorare ulteriormente la qualità e le strutture del servizio sanitario lombardo”.
Lo ha stabilito una delibera approvata dalla Giunta. Sono state rispettivamente le Aziende Ospedaliere Sacco, Niguarda e Fondazione Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico a presentare dei piani per l’emergenza urgenza per Expo e destinatarie del finanziamento.
13 LUG – La giunta lombarda ha approvato lo stanziamento di 47 milioni per l’ammodernamento e il potenziamento degli ospedali, di cui circa 12 saranno destinati a interventi urgenti in vista dell’Expo.
“Attraverso questo provvedimento – spiega il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia, Mario Mantovani – diamo seguito al piano d’interventi che le Aziende ospedaliere hanno presentato nei mesi scorsi, al fine d’implementare la ricettività delle loro strutture, così da poter far fronte ad eventuali picchi d’accesso di utenti in concomitanza di Expo”. Sono state rispettivamente le Aziende Ospedaliere Sacco, Niguarda e Fondazione Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico a presentare dei piani per l’emergenza urgenza per Expo e destinatarie del finanziamento di Regione Lombardia.
Al Sacco vengono erogati 5.050.600,00 euro per ristrutturazione e potenziamento del Pronto Soccorso, acquisizione di attrezzature sanitarie e investimenti. L’Azienda Ospedaliera di Niguarda ha ottenuto, invece, 2.070.622 euro per lo sviluppo del Pronto Soccorso e potenziamento dell’area Dea. Alla Fondazione Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico sono stati assegnati 4.801.896 euro per il completamento del Dea.
“E’ questo – ha sottolineato l’assessore Mantovani – l’ultimo fondamentale tassello di un percorso di confronto e di dialogo costante che la Direzione Generale Salute ha avviato nei mesi scorsi con le strutture ospedaliere dell’area ospedaliera milanese al fine d’individuare le principali priorità d’azione”. Con la delibera si è anche provveduto all’assegnazione di quasi 24 milioni di euro per interventi che erano già stati considerati meritevoli di finanziamento all’interno dei 220 milioni di euro che Regione Lombardia ha stanziato in materia di edilizia sanitaria per l’anno corrente.
Questi interventi interessano le strutture sanitarie e ospedaliere rispettivamente di Brescia; Asl di Milano (padiglione dell’ex Ospedale Malattie infettive – ‘Agostino Bassi’); A.O. San Carlo Borromeo di Milano; A.O. Ospedale Civile di Legnano per la creazione del nuovo Pronto Soccorso di Magenta; A.O. Carlo Poma di Mantova; A.O. Ospedale di Circolo di Busto; A.O. di Desenzano del Garda e Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia.
Sempre all’interno del maxi stanziamento sono destinati oltre 10 milioni di euro (10.666.800) al San Gerardo di Monza per l’acquisto di arredi e attrezzature, in base al cronoprogramma già approvato. “Complessivamente – conclude l’Assessore alla Salute Mario Mantovani – andiamo oggi ad assegnare 47 milioni di euro per migliorare ulteriormente la qualità e le strutture del servizio sanitario lombardo”.