Da oggi in linea il nuovo blog dell’Associazione Milanese Medici

Cari lettori,

 

E’ il linea la nuova versione del sito dell’associazione A.M.M. Associazione Milanese Medici

www.amm.mi.it

Modalità di navigazione più intuitiva e un elevato grado di usabilità, questi sono i principi che hanno guidato AMM nella scelta della nuova grafica, sperando che vi piaccia vi invitiamo a scoprire le novità introdotte.

Una delle novità più importanti è rappresentata dall’introduzione delle categorie, pensate per assolvere le esigenze e catturare l’interesse di Medici e Cittadini.

 

Buona Lettura!

L’appello del sindacato dei medici: «Torniamo al dottore e al primario»

C’erano una volta i primari che i cittadini identificavano facilmente grazie alla scritta sul camice. Oggi non ce n’è più traccia se non nella terminologia che i pazienti e gli stessi medici continuano ad usare perché più immediata ed esplicita. Nella realtà il primario è stato cancellato dalle ultime riforme sanitarie e al suo posto è arrivato il dirigente accompagnato da funzioni gestionali che non appartenevano alla figura professionale. Perché non tornare all’antico? Lo chiede uno dei maggiori sindacati medici, la Cimo, che rappresenta una gran parte di ospedalieri e punta ad una nuova riforma che diventerebbe la «quater».

Bene le norme sull’abusivismo sanitario nel D.D.L. approvato

Ringraziamo il Ministro della Salute per aver accolto le nostre richieste

Sono molto soddisfatto che il Ministro della Salute abbia accolto le richieste che Le avevamo formulato, inserendo nel D.D.L. Omnibus sulla Salute, approvato venerdì scorso dal Consiglio dei Ministri, la norma che penalizza pesantemente chi esercita e chi favorisce l’esercizio abusivo di una professione sanitaria”. E’ la dichiarazione rilasciata dal Presidente Nazionale Gianfranco Prada, ripresa dalle Agenzie di stampa e pubblicata anche dal Sole 24 Ore (vedi allegati).

 

Ministro della Salute
 

Nelle scorse settimane ANDI aveva scritto al Ministro On. Beatrice Lorenzin invitandola a inserire un articolo ad hoc in un prossimo provvedimento governativo, che penalizzasse abusivi e prestanome prevedendo anche la confisca dei beni utilizzati (vedi allegato). Siamo lieti di constatare che il Ministro abbia confermato, con i fatti, quanto espresso nell’incontro con il Comparto Dentale avvenuto a Roma il 13 febbraio c.a..

Il Presidente Nazionale a nome di tutti i dentisti ma soprattutto dei cittadini italiani da troppo tempo truffati e danneggiati dagli otre 10 mila abusivi che si stimi operino indisturbati in Italia, ha ringraziato l’On. Lorenzin, chiedendole un ulteriore impegno per fare approvare il D.D.L. in tempi brevi, tenuto conto anche dell’importanza degli altri articoli contenuti, in particolare quello sulla riforma dell’Ordine professionale, che dovranno coordinarsi con le proposte attualmente in discussione in Parlamento.

La Segreteria di Presidenza ANDI

Gli igienisti dentali possono aprire strutture sanitarie autonome?

L’analisi della legislazione vigente consente di affermare che, allo stato, non vi sia la possibilità per gli igienisti dentali di aprire strutture sanitarie autonome, addirittura senza l’autorizzazione sanitaria richiesta dal D. Lgs. n. 502/92.

Osta a tale possibilità la legge sul profilo dell’igienista dentale che esplicita come l’attività debba essere svolta “su indicazione”, perciò sotto il controllo costante, dell’odontoiatra, il quale è chiamato a svolgere una serie di atti sanitari sul paziente, quali l’anamnesi, la diagnosi e il piano di trattamento.

A ciò sia aggiunga che l’igienista può utilizzare il riunito odontoiatrico soltanto nello studio del medico che l’ha potuto comprare:  infatti, per l’art 9 della L. n. 175/92 tale strumento può essere acquistato soltanto dall’iscritto all’Albo professionale di riferimento.

In buona sostanza, allo stato della normativa vigente, non appare legittima l’apertura di strutture sanitarie gestite da igienisti dentali in autonomia e svincolate dalla verifica costante preventiva, in loco, e successiva dell’odontoiatra: viepiù, poi, una struttura sanitaria che sia avulsa da ogni controllo sull’accertamento dei requisiti per l’apertura delle strutture sanitarie in forza del D. Lgs. n. 502/92.

Avv. Valentina Vaccaro, consulente legale ANDI