Caro Roberto
così, in una fredda giornata di novembre ci hai lasciato, ma non hai portato via i tuoi grandi meriti: sei stato un gigante della assistenza medica in Italia convinto che la buona medicina la fanno i buoni medici.
E per tutta la vita ti sei battuto per gli scopi più nobili di quelle che furono definite “le sette virtù
capitali della Medicina: scienza e coscienza, libertà, autonomia, indipendenza, decoro e dignità della Professione”, con quel movimento che Tu chiamavi “Riscatto Medico”.
Sempre presente, sempre attento e risoluto, sempre pronto alla difesa dei valori.
Sei stato un gigante esemplare, ricco di quelle virtù che tutti i medici italiani e le loro Istituzioni-
amici e avversari- ti riconoscevano ampiamente.
Così te ne sei andato, caro Roberto, lasciando un grande vuoto come Presidente, come Medico, come uomo.
Soprattutto come uomo capace di contemperare l’autorità e il potere con la semplicità, il rigore e l’onestà di chi possiede e sa trasmettere un patrimonio di inestimabili valori.
Bruno Conti
novembre 2013