AGGIORNAMENTI MEDICI 2014 – a cura del Prof. Guido Caprio

MILANO – Sala Convegni AMM – SNAMI

Viale Beatrice d’Este 10. 

      Le serate di aggiornamento 2014 hanno lo scopo di porre l’attenzione del medico di famiglia                   sull’ importanza dell’appropriatezza in semeiotica  strumentale e di laboratorio per affinare la precisione diagnostica e ridurre  danni iatrogeni da esposizione  alla radioattività .

     Bisogna difendere le persone dalle esigenze burocratiche o di fare cassa coi ticket o di risparmiare sulle esigenze diagnostiche. Anche in semeiotica strumentale  e di laboratorio il medico ha sempre  di fronte una persona e non un utente del servizio .

I           Incontro: mercoledì 12 febbraio ore 20

Dr. Marco Cappelletti: Diagnostica per immagini, stato dell’arte.

Dr.ssa Elene Ciortan

II          Incontro: mercoledì 12 marzo ore 20

Dr. Marco Cappelletti: Nuovi percorsi diagnostici sulla base delle nuove  possibilità diagnostiche

III         Incontro: mercoledì 9 aprile ore 20

Prof. Cinzio Tassi: Allergia, evoluzione di una malattia in patologia sociale

IV        Incontro: mercoledì 14 maggio ore 20

Dr.  Giuseppe Bonfiglio: La diagnosi del dolore lombare cronico ed il supporto tecnologico 

V         Incontro: mercoledì 8 ottobre ore 20

Dr. Gianfranco Di Felice:  Appropriatezza in endoscopia digestiva

VI        Incontro: mercoledì 12 novembre ore 20

Dr. Domenico Galluzzo:  Diagnostica attuale in chirurgia oncologica mammaria: efficacia e appropriatezza

Crediti  ECM assegnati 20

Per l’ottenimento dei crediti è necessaria la partecipazione ad almeno 4 incontri.

Il corso è accreditato per 50 iscritti.

Per l’iscrizione contattare la  segreteria.

E’ garantito uno stuzzicante buffet dalle ore 19,30

 

Il Presidente

Dr. Adriano  Bampa

IN RICORDO DI UN GRANDE UOMO

Roberto Anzalone è stato un grande sindacalista ed un grande uomo.

L’ho seguito da vicino negli anni novanta fino al 2006 come Addetto alla Presidenza Nazionale e posso testimoniare con estrema sincerità l’acutezza di mente, l’abnegazione per il suo lavoro di medico e di sindacalista e l’adamantina onestà.

Alcuni esempi mi sono rimasti nella mente e non si cancelleranno mai.

Quante volte ai tavoli ministeriali, durante le trattative per il rinnovo della convenzione dei medici di famiglia poi diventati medici di medicina generale, l’unico che si batteva come un leone contro la parte pubblica, ricordo i ministri della sanità dell’epoca Guzzanti, Bindi, Veronesi, era Roberto Anzalone. Gli altri esponenti sindacali, non voglio fare nomi per non essere querelato per diffamazione, sembravano partecipare ad una sceneggiata già concordata nei minimi particolari, con un finale già scritto con reciproca soddisfazione dei partecipanti, tranne Roberto.

Dopo l’attentato di Prima Linea con relativa gambizzazione (fratture ossee con novanta giorni di prognosi), successe anche ad un altro grande italiano di nome Indro Montanelli, solo Roberto Anzalone poteva rifiutare uno scranno in Parlamento come senatore di un collegio di Milano Centro!

Preferì invece continuare a svolgere la sua professione di medico di famiglia e continuò come sindacalista a difendere la categoria dei medici senza l’ingordigia di tanti colleghi che hanno barattato o cercato di barattare, senza successo, la difesa della categoria per un posto al sole, leggi deputato, senatore, membro di governo o sottogoverno.

Continuo a non far nomi per non incorrere in eventuali denunce e per non dimenticarne qualcuno, ma se uno ha buona memoria può ricordare.

Roberto diceva che chi difende la categoria medica non deve immischiarsi nella politica partitica per non tradire la categoria in cambio di  vantaggi personali. Aveva perfettamente ragione. Lo stiamo pagando tutti i giorni sulla nostra pelle.

E come non ricordare i viaggi serali in vagone-letto da Milano a Roma per non gravare troppo sulle casse del sindacato rifiutando un ben più comodo e rilassante soggiorno romano? E i panini mangiati in piedi anziché un gradevole pranzo in un buon ristorante romano, come non ricordarlo? Ora chi mai lo farebbe? Altri tempi.

Insignito dell’Ambrogino d’oro ,massima onorificenza meneghina, dal sindaco Moratti, negli ultimi anni Roberto Anzalone capì che la nostra categoria, a causa di scelte politiche sbagliate avallate da altre sigle sindacali, (infatti solo lo Snami non firmò la convenzione nazionale del 2004), doveva subire lo strapotere della parte pubblica e della politica ad essa collegata.

La convenzione di medicina generale firmata dall’allora ministro della sanità Aldo Aniasi del 1983 che raddoppiò la quota capitaria di ogni medico, era ormai un pallido ricordo. E siamo tutti certi che Roberto Anzalone, come Presidente Nazionale Snami e come medico milanese, fu determinante per quel successo straordinario ed irripetibile.

Termino con una nota di pessimismo dicendo che persone come Roberto Anzalone purtroppo non esistono più.

Certi valori testimoniati dall’esempio di una vita onesta e coerente fino in fondo senza compromessi dettati dall’interesse personale rimangono ad esempio delle generazioni future.

Roberto Anzalone era un uomo libero con la schiena diritta.

Che la terra TI sia lieve, Roberto.

Guido Venturini

 

 

Bruno Conti ricorda Roberto Anzalone

Caro Roberto

così, in una fredda giornata di novembre ci hai lasciato, ma non hai portato via i tuoi grandi meriti: sei stato un gigante della assistenza medica in Italia convinto che la buona medicina la fanno i buoni medici.

E per tutta la vita ti sei battuto per gli scopi più nobili di quelle che furono definite “le sette virtù

capitali della Medicina: scienza e coscienza, libertà, autonomia, indipendenza, decoro e dignità della Professione”, con quel movimento che Tu chiamavi “Riscatto Medico”.

Sempre presente, sempre attento e risoluto, sempre pronto alla difesa dei valori.

Sei stato un gigante esemplare, ricco di quelle virtù che tutti i medici italiani e le loro Istituzioni-

amici e avversari- ti riconoscevano ampiamente.

Così te ne sei andato, caro Roberto, lasciando un grande vuoto come Presidente, come Medico, come uomo.

Soprattutto come uomo capace di contemperare l’autorità e il potere con la semplicità, il rigore e l’onestà di chi possiede e sa trasmettere un patrimonio di inestimabili valori.

Bruno Conti

novembre 2013

IN MEMORIA DI ROBERTO ANZALONE

Come Presidente dell’Associazione Milanese Medici mi spetta il compito ingrato di comunicare a tutti i Colleghi la scomparsa del Dottor Roberto Anzalone. Se ne è andato in silenzio, senza chiedere nulla ad alcuno, confortato dall’assidua assistenza e protezione della sua famiglia alla quale dobbiamo ringraziamento per avergli concesso di dedicare tanto tempo alla Categoria, ma anche delle scuse per averlo sottratto troppo spesso ai suoi doveri verso di essa. Sicuramente possiamo rimproverarci per averlo lasciato solo in questi ultimi tempi, ma vantiamo a nostra discolpa il grande rispetto che gli abbiamo sempre tributato, rispetto che ci ha portato a pensare di non disturbarlo almeno per riguardo alla sua malattia.

Voglio qui riportare un breve curriculum per chi non ha avuto il privilegio di conoscerlo. Adriano Luigi Bampa

A tutti i colleghi, anche a coloro che non hanno avuto la fortuna di conoscerlo, vogliamo qui ricordare chi era:

Dott. Roberto Anzalone 

Nato a Savona il 22/02/1928

Medico di famiglia dal 1952 al 1999

Ha ricoperto la carica di Segretario dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Milano e Provincia dal 1971 al 1973.

Ha ricoperto la carica di Vice Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri dal 1973 al 1999.

Ha ricoperto la carica di Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri dal dicembre 1999, riconfermato per il triennio 2003-2005 e per il triennio 2006-2008.

E’ stato membro del Comitato Centrale della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO) per tre legislature.

E’ stato Presidente dell’Associazione Milanese Medici dal 1972 al 1999. Proprio quale Presidente dell’Associazione Milanese Medici, nel giugno 1977 è stato additato dalle Brigate Rosse quale difensore massimo della Categoria Professionale e, come tale, fatto bersaglio di un attentato con una P38 che gli è stata letteralmente scaricata alle gambe.

È stato Presidente Nazionale dello SNAMI (Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani) dal 1978 al 2004.

Dal dicembre 1999, come Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Milano, un Ordine che conta più di 26.000 iscritti, si è impegnato su parecchi fronti che sintetizziamo:

–          Ha attivato la Commissione Pari Opportunità per favorire il Medico Donna nell’attuale realtà lavorativa;

–          Ha promosso una comunità di intenti tra: Regione, Università, Provveditorato agli Studi, Ordine dei Medici per la realizzazione di un progetto di insegnamento di Educazione Sanitaria riservato alle scuole elementari e medie. Per la realizzazione  di tale progetto ha richiesto e ottenuto  di impegnare numerosi Giovani Medici disoccupati;

–          Si è attivamente impegnato, anche a livello nazionale sul fronte della Pubblicità Sanitaria per ottenere il rispetto della decorosità e veridicità dei messaggi per trasformare la pubblicità in chiara e onesta informazione ai cittadini;

–          Si è impegnato in prima persona nella Formazione Continua del Medico, consapevole che l’aggiornamento è a tutto vantaggio della professionalità del medico e delle cure che il medico presta alla popolazione;

–          Ha istituito presso l’Ordine la Commissione Volontariato, Assistenza Sociale, Anziani e Terzo Mondo con lo scopo di conoscere in modo più preciso la realtà viva dell’attività medica volontaria, valorizzandola e soprattutto aiutandola;

–          Sempre attraverso l’Ordine Professionale è stato impegnato nella tutela dei Colleghi anziani che vivono in condizioni disagiate;

–          Ha coinvolto l’Ordine dei Medici di Milano in azioni di solidarietà nel Terzo Mondo dove sono stati addirittura costruiti ospedali con raccolte di fondi tra i medici. È intervenuto in alcune situazioni precarie generate dal decesso di Colleghi che, nell’esercizio di attività di volontariato proprio nel Terzo Mondo sono stati colpiti da AIDS e dall’epidemia di Ebola, lasciando mogli e figli in stato di grave necessità.

Ha ricevuto l’Ambrogino d’Oro dal comune di Milano nel 2008.

Attualmente ricopriva la carica di Presidente Onorario dell’Ordine dei Medici di Milano e del Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani.

Da oggi in linea il nuovo blog dell’Associazione Milanese Medici

Cari lettori,

 

E’ il linea la nuova versione del sito dell’associazione A.M.M. Associazione Milanese Medici

www.amm.mi.it

Modalità di navigazione più intuitiva e un elevato grado di usabilità, questi sono i principi che hanno guidato AMM nella scelta della nuova grafica, sperando che vi piaccia vi invitiamo a scoprire le novità introdotte.

Una delle novità più importanti è rappresentata dall’introduzione delle categorie, pensate per assolvere le esigenze e catturare l’interesse di Medici e Cittadini.

 

Buona Lettura!

L’appello del sindacato dei medici: «Torniamo al dottore e al primario»

C’erano una volta i primari che i cittadini identificavano facilmente grazie alla scritta sul camice. Oggi non ce n’è più traccia se non nella terminologia che i pazienti e gli stessi medici continuano ad usare perché più immediata ed esplicita. Nella realtà il primario è stato cancellato dalle ultime riforme sanitarie e al suo posto è arrivato il dirigente accompagnato da funzioni gestionali che non appartenevano alla figura professionale. Perché non tornare all’antico? Lo chiede uno dei maggiori sindacati medici, la Cimo, che rappresenta una gran parte di ospedalieri e punta ad una nuova riforma che diventerebbe la «quater».